I contesti produttivi industriali prevedono comunemente un elevato numero di macchine ed impianti, talvolta in spazi ravvicinati. L’elevato livello di emissione sonora di singole sorgenti oppure la somma delle varie rumorosità, può pertanto eccedere i valori ritenuti tollerabili per una permanenza prolungata in tali luoghi, portando in alcuni casi al superamento dei livelli di rumore previsti dalle normative di legge.
Le problematiche acustiche sono spesso amplificate dalle caratteristiche edili stesse dei capannoni, dove le ampie volumetrie, l’altezza elevata, le superfici lisce e le eventuali volte curve e a shed, possono incrementare il riverbero e tendere a riflettere e focalizzare il rumore.
Accade di frequente, che le sequenze operative delle varie fasi di produzione ed anche le ricorrenti esigenze di manutenzione e pulizia, non permettano di adottare accorgimenti tecnici quali la chiusura totale delle sorgenti di rumore oppure l’applicazione di schermature fisse a bordo macchina.
Negli interventi di contenimento del rumore, si ricorre in questi casi a trattamenti acustici ambientali, che non vengono eseguiti sulla singola macchina, ma che prevedono la riduzione del riverbero sull’intero capannone.
Il concetto tecnico alla base di questa modalità di intervento è piuttosto semplice.
Si deve infatti valutare che la rumorosità complessiva di un ambiente è causata dal rumore emesso dalle singole sorgenti, sommato alle riflessioni sonore generate dalle superfici del locale. Pertanto se si riesce ad eliminare o quantomeno a ridurre questa componente riflessa aggiuntiva, si avrà una immediata diminuzione del rumore generale.
Gli interventi di correzione acustica ambientale, prevedono la posa in opera di superfici fonoassorbenti, che hanno la funzione di limitare le riflessioni sonore ed operano secondo il principio sopra descritto.
Per il loro elevato sviluppo dimensionale, i reparti produttivi industriali, richiedono comunemente l’installazione di un quantitativo piuttosto elevato di pannelli fonoassorbenti e per tale motivo l’incidenza economica dei materiali è un parametro determinante nella possibilità di esecuzione degli interventi.
Per questo specifico settore di applicazione industriale Acustico® ha sviluppato una apposita gamma di prodotti denominati Ecoplan ed Ecobaffle, adottando come coibente acustico la fibra plastica di poliestere, un materiale che si caratterizza per la sua efficacia, robustezza ed economicità e che consente l’inserimento dei pannelli anche in contesti al elevata umidità.
L’installazione in opera di tali moduli fonoassorbenti può essere eseguita in molteplici modalità, da valutarsi caso per caso in base alle caratteristiche costruttive del contesto di installazione ed alle prestazioni di correzione acustica richieste.
Possono pertanto essere realizzate composizioni di pannelli in aderenza alle pareti oppure al soffitto o in alternativa possono essere valutate installazioni in sospensione dal soffitto, in modalità ad isole piane orizzontali oppure con disposizione verticale dei moduli nella modalità denominata baffles.
Particolarmente indicata ed efficace nei capannoni industriali, risulta essere proprio tale modalità di posa con baffles, che prevede una serie di pannelli disposti verticalmente in sequenza, che incrementano notevolmente le prestazioni acustiche, rispetto al medesimo quantitativo di pannelli posizionati in orizzontale oppure in aderenza alle superfici.
Questo aumento delle prestazioni si ottiene per l’esposizione diretta al rumore di entrambe le facce del pannello, inoltre tale modalità di posa “di coltello” ha la capacità di spezzare i fronti d’onda sonora incidenti e per tale motivo i baffles vengono talora anche chiamati pannelli bifacciali o biassorbenti.